La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUINTO 307
gio fu costituito, se ne contavano, come addietro dicemmo, 476/700, laddove nel 1798, quando l'inesperienza del popolare governo, sostituito all'antico, diede il primo colpo fatale a San Giorgio, non erano pił di 433,54o, dei quali una quarta parte almeno aveva chiamate e disposizioni di pubblica utilitą.
Ma ritornando a'tempi prosperi, si domanderą dond'egli traeva tanto danaro per tanti presti? Abbiamo gią detto ch'esso riteneva un ottavo sopra gl'introiti con che pagava i proventi. Non piccolo lucro gli recavano i banchi, e quando prese consiglio d'abbandonarli a'privati, perchč una maggiore uniformitą di monete e una minore attivitą di commercio in Italia ne impiccolivano i profģtti, le moltiplicate colonne, i lunghi depositi e la confidenza riposta ne'biglietti di cartulario accumularono nelle sagrestie gran copia d' oro e d' argento. Gią videsi quante guerre , quante orribili epidemie disolarono la Liguria, rItalia e l'Europa ne' secoli XIV e XV. La peste del i528 fu foriera del giorno che tolse Genova a'Francesi. L'anno i656 n'ebbe una la quale ridusse la sua popolazione di novantamila teste a diecimila soltanto. Onde gran numero di ereditą rimasero giacenti, molti biglietti di cartulario si smarrirono; depositi, colonne, proventi caddero in dimenticanza, e venne quindi a formarsi nella sagrestie di San Giorgio un immenso deposito irregolare, impossibile e inutile a restituirsi nella sua fģsica identitą, come osserva il giureconsulto conte Corvetto, quantunque restituibile in tutto il suo equivalente, qualora periti non fossero ind
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