Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
II!
talvolta, diccsi, da guasta radice nascer tralcio robusto: talaltrat da puro ruscello sgorgar vena impura : 1' uomo delle proprie azioni entrar nel mondo mallevadore, non delle altrui: una nazione esser grande per quello che fa, non per quanto ha mill'anni addietro operato. Ne io consento al parere di Tito Livio, che più augusti sieno i primordio di una città quando alle umane origini vengono pel bujo dell' antichità le divine commiste.
Per la qual cosa, io m'ho proposte non toccaredella storia di Genova quei periodi che dal conflitto
delle opinioni di coloro che ne scrissero nonemersero vestiti di pura luce. 0 a Giano primo
re d'Italia, o ad un principe Trojano, o allostesso Noe sia questa famosa città Jcbitrice della
sua fondazione; abbia o no resistito alle armisoggiogatici dei Romani; respinti o patiti gli assalti
dei Cartaginesi, degli Unni, dei Vandali e dei Goti;
alla prepotenza dei Longobardi fatto argine tale daofferir sicuro asilo agli Arcivescovi ed ai Principi
perseguitati e fuggiaschi, queste ed altre consimilicòse non dirò io, che qui asserite, là contraddette
trovole nelle scritture degli antichi. Piacemi afferrardi fil dritto F epoca della sua rigenerazione, quella
cioè in cui, scossa la soggezione dell'impero , non Tomo /. *
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