Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
6 storia di genovadi se , umiliando Francesi, Saraceni, Ungali e Normanni, e quanti in somma avcano tentato chiamarla partecipe delle crudeli vicissitudini del rimanente della penisola. L'Istria e la Dalmazia, molesti nidi di corsari infesti al di lei commercio , erano venute spontanee sotto la sua dominazione ; pel quale importante acquisto che l'Imperator d'Oriente non avea neppur pensato a contrastarle, l'independenza di questa superba Repubblica che il titolo di regina dei mari si acquistò, meritò e mantenne, si era più saldamente consolidata. Quindi il commercio d'Asia, quasi tutto nelle sue mani, davale di assodar se stessa coli' oro straniero , innalzando robusti baluardi alla potenza degl' inquieti suoi vicini. Genova non meno avida, nè meno bisognosa di arricchirsi coli* industria e col coraggio, poscia-chè le vene delle ricchezze agricole le erano chiuse dalla natura, Genova ne vedea con occhio d'invidia la crescente grandezza, e pensava ad attingere alla stessa fonte ; pensiero che con varia fortuna posto ad esecuzione non molto dopo, V antipatia delle due nazioni dovea per molti secoli alimentare.
Tale era la situazione d' Italia per riguardo a Genova quando questa città scosse il giogo dell' impero, e dichiarò se stessa libera ed indepen-dente. Come questo importante avvenimento avesse luogo, non so se vi sia chi di proposito lo accenni, non so cioè, se i Conti che per mandato imperiale ne teneano la sovranità, ne fossero cacciati
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