Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
16 stoma di genova
<097-1099. doino, primo Re di quella città, da Riccardo Re d'Inghilterra, da Corrado Marchese di Monferrato, e da Enrico Signor di Tiro. Era Guglielmo Em- ? briaco, come accennammo, Console ed Ammiraglio delle galee genovesi affondate in Giaffa. Capo di Maglio o di Martello lo chiamavano, non perchè fosse d'elmo assai gagliardo, siccome opinò taluno, ma perchè presiedeva ad una scelta compagnia che ai lavori delle macchine da guerra intendeva. Uom senza pari nei meccanici ordigni lo dice il gran Cantore della santa impresa, nè a caso: catapulte, baliste, arieti sospesi con mirabile ingegno fabbricò in prima ; poi, una stupenda torre avviluppata tutta di fresche cuoja atte a respingere il fuoco, la quale al valore dei crociati agevolò la strada, perchè le mura dell' orgogliosa città scrollava dalle fondamenta sino ai merli. Nè solo in queste meccaniche industrie era Guglielmo famoso, chè più tardi, tornato capo della flotta destinata ad espugnar Cesarea, mostrò come sapesse ad una volta regolar gli artefici, dominar il mare e maneggiar la spada.
Mentre Genova gettava in oriente le basi di quel commercio che le sue ricchezze dovea in progresso aumentar di tanto, ed il titolo acquistarle di superba ; mentre le sue flotte salivano in tal grido da contrastare a quelle di Venezia la supremazia dei mari, studiavansi i suoi magistrati di migliorare l'interno reggimento. Si fu a questi tempi che la città venne in varii quartieri divisa, senz' altro perchè
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