Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
20 storia di genovaU00-U01. tenti di sopraccollo, e da Guglielmo Embriaco una seconda volta guidata, gettava le ancore nel porto di Laodicea. Un tal soccorso giunto in sì opportuni momenti, dovea ottenere ai Genovesi una prevalenza che nessuno più non era in grado di contrastar loro. Vuoisi che specialmente per loro consiglio , Baldovino fratello del pio Goffredo a lui succedesse sul trono di Gerusalemmee che Tancredi Principe di Tiberaide e cugino di Boe-mondo , pigliasse il governo d' Antiochia. Prima però che I' uno e l'altro di questi Principi si recassero alle loro sedi, strinsero coi Genovesi i patti pei soccorsi, e pei frutti delle future conquiste.
Svernò intanto la flotta ligure nel porto di Laodicea non senza correrne il littorale e distruggervi più d' un luogo occupato ancora dai Saraceni ; e, intiepiditasi la stagione, pose alla vela per mandar ad esecuzione le promesse fatte al Re di Gerusalemme. Costeggiò le città marittime sino a Caifa o Porfiria che si dicesse , sempre sgombrando il lido da quei pochi e sperperati nemici che tuttora lo tenevano; e giunta nelle vicinanze di Caifa stessa, fu dall' ira del mare costretta ad afferrar terra. Condotta o dalla fortuna dei venti, o dall' idea di affrontarvi le navi liguri, capitò nella notte stessa che durava burrascosa, 1' armata di Babilonia, forte di quaranta galee. Ossia che ivi non fossero i Genovesi sul vantaggio del luogo, o meglio fidassero della loro perizia tra gli sconvolgimenti della tempesta e volessero farsi addosso primieri alla nemica squa-
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