Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro primo. 21
dra, certo č che senza por tempo in mezzo ricaccia- noo-ium. ronsi in alto. Ma i venti spingeano le navi Babilonesi fino nelle acque di Ascalona, e il duce Ligure cui non tornava a conto inseguirvele, prendeva Y abbrivo verso Giaffa, e vi raccogliea le vele salutato come potente ausiliario da Baldovino, che tra gli squilli delle trombe , e coi vessilli ondeggianti era stato in persona ad incontrarlo in mare.
Rincorata la ciurma, e del gran viaggio compensatala colla visita dei santi luoghi, Guglielmo Embriaco diede opera a concertar col Re di Gerusalemme l'esecuzione delle meditate imprese. E-rano pochi i guerrieri rimasti col nuovo Principe alla guardia del conquistato regno. Se la Persia, l'Egitto, la Siria e la Mesopotamia rinvenivano dal loro stupore , avrebbero facilmente una seconda volta inondata la liberata terra. Conveniva ai Cristiani mantenervisi col terrore del nome, po&ciachč colla forza non poteano. L'indole ardita di Baldovino inclinava a fazioni arrischiate: risolvettero quindi di recarsi a Cesarea, cittā della Palestina per tentarne la riduzione. Cominciarono ad investire la cittā d'Assur o Azoto posta tra Giaffa ed Assalona, e in tre giorni 1' espugnarono : voltaronsi dappoi speditamente ver Cesarea , e lā il valore dei Genovesi, e specialmente quello del loro duce dovea farvi splendida mostra. Era Cesarea, giā detta la Torre di Stratone , metropoli della Palestina. La circondava un doppio recinto di muraglie ; la difendevano e la comandavano un Miro ed un Arcadio,
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