Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro primo. 25
erano già i Genovesi quel popolo d" animo risoluto, <«xm«m. pronto di mente , operoso , ardente , perseverante che dovea umiliare Costantinopoli, distrugger Pisa, porre a stremo la rivale Venezia, produr Colombo e Doria e dalla sua capitale cacciar a forza le falangi Austriache divenute insolenti verso inermi ma liberi cittadini.
L' altro pensiero di cui vuo' dire, tocca più particolarmente lo scopo delle Crociate , ed i frutti malaugurati che da esse ebbe V Europa. Più di cinquecento mila persone si rovesciarono d'impeto primo in Asia, la maggior parte condotte da religioso entusiasmo. A sgombrare però le strade, a farsi largo col ferro sino alla Città Santa, e a mantenersene il possesso non contribuirono che pochi. Vedemmo come Baldovino rimanesse alla guardia di Gerusalemme con soli due mila fanti e cinquecento cavalieri. Con questo pugno di prodi difese sulle prime il nascente suo regno, l'ingrandì, respinse nell'interno le numerose soldatesche saracene, e sparse il terrore delle sue armi, sin nella Persia e nell' Egitto. Ma le prosperità d'un si piccolo esercito non poteano essere durevoli : lo scemavano le malattie, lo mieteva il clima, 1' assottigliava il ferro nemico. Spesso la fortuna di Baldovino vacillò, e la di lui stella fu per ispegnersi : se gli fu fatta facoltà di frenare la rinascente ferocia dei Musulmani, Genova e Pisa n'ebbero il vanto. Le flotte di queste due bellicose Repubbliche comparivano sulle coste della Siria e della Pa-
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