Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro primo. 27
gli anni antecedenti. Forse che nel confermare in h02-1105. carica i suoi magistrali, la Repubblica spargeva i primi semi dell' aristocratica ambizione. Tollerare che una parte del sovrano potere rimanga in quelle mani che già lo tenevano , quantunque da alcuni possa essere riguardato come premio di leali servigi e incitamento a ben fare, è nondimeno invito a tirannia. Tutt' altra specie di compensi potea la Repubblica concedere a coloro che nell' esercizio delle loro funzioni 1' aveano, come ad onorati cittadini conviensi, soccorsa di consigli o di mano. Le civiche corone siano premio alla fronte che si bagnò di sudore per la patria ; ma torni a privata vita chi la vera di lei libertà desidera ; torni all' oscurità chi di un limitato potere non vuole fare scala a se stesso o agli altri per giungere alla dominazione suprema. Da quello a questa il cammino e così sdrucciolevole che i pochi cui fu dato evitarne i pericoli, spesso più alla condizione dei tempi che alla propria moderazione ne andarono debitori.
Comechè alcuni opinino che Genova fin dal secolo ottavo avesse il diritto di coniar moneta, nondimeno ei pare che solo nel primo anno del presente consolato esercitasse in tutta la sua pienezza questa sovrana prerogativa. Spendevansi a quei giorni in Genova i denari delle zecche lombarde : se la Repubblica, come alcuni pretendono, coniò prima i Brunetti di cui nel 1102 richiamò la circolazione esclusiva, probabilmente lo fece nei pas-seggieri tempi che alla crescente sua resistenza al
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