Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
3o storia di genova
4102-4405. atti e pubbliche donazioni attcstarono i servigi dai forti ausiliarii ricevuti : ripeterono aver essi potentemente cooperato alla conquista di Gerusalemme, Antiochia, Laodicea, Cesarea ed Assur ; confessarono aver espugnato Tolemaide e Tortosa, preso Sojino e Gibello: meritarsi compensi, confermar loro le concessioni d' Antiochia, donar loro in perpetuo una contrada in Gerusalemme , un' altra in Giaffa, la terza parte di Cesarea, d' Assur, di Acri ; e stabilirono finalmente che a piacer loro avrebbero scelto piazze e casali in tutte quelle città che col loro ajuto sarebbero venute nelle mani cristiane. Certo nuove e copiose ricchezze riportarono i Genovesi in patria, mentre lasciavano in Asia rinomanza di valore e di gagliardia, ma vi lasciarono pure triste ricordo di crudeltà e di avarizia. Era stato convenuto tra Baldovino e i Consoli o Capitani Liguri, che a questi sarebbe conceduta la terza parte del bottino di Tolemaide. La città venne nelle loro mani per convenzione, salve le vite, le libertà e gli averi dei cittadini. Penetrativi i Genovesi, accende-vansi alla vista degli immensi tesori che vi si racchiudevano, e violata la capitolazione, faceano strage d'un popolo disarmato e confidente nella santità dei patti. Una tale atrocità che Baldovino non potè nè impedire ne vendicare, chiamò addosso ai Cristiani altro poderoso esercito d'Egitto : la disperata bravura del Re di Gerusalemme, e i pronti soccorsi somministrati dai Genovesi salvarono ancora una volta il nascente regno dalla minacciata rovina. Da
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