Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro primo. 3lquel giorno in poi furono i Genovesi considerali 1102-1105. come i più saldi puntelli della cristiana possanza in Asia. Acri divenne quasi colonia dei Liguri, i quali, oltre a gran parte della terra , v' aveano i proprii magistrati, viveanvi colle proprie leggi, e vi riscuotevano la terza parte delle entrate. Le loro convenzioni col Re di Gerusalemme quasi per inviolabile reciproca guarenzia, furono scritte sommariamente in lettere d'oro nella chiesa del Santo Sepolcro , sul cui arco leggevasi questo superbo motto : Proepotens Genuensium praesidium : motto clic alcuni anni dopo fu soggetto di controversie e di litigi, giacche Almerico o Baldovino Dubourg, come altri il chiamano , successore e fratello di Baldovino, non volle passasse ai posteri una giat-tanza che feriva il suo amor proprio di Re.
Sebbene ci rimangano monumenti dei fatti dai Genovesi operati sul principio del secolo XII e che dai fatti argomentar si possa la tendenza morale di una nazione, nondimeno, appena è permesso allo storico accennarla, che altro è considerare un popolo attraverso il bujo di otto secoli, altro è vederlo moversi, operare, e lottando per accrescere la somma del ben privato, concorrere senza saperlo ad aumentare o a distruggere quella (lei ben di tutti. Benché secolo di crudeltà, di rapine, di carnificine e d'ingiustizie, 1' undecimo secolo può essere considerato non solo come memorabile ma grande. Egli racchiude un periodo di operosità e di creazioni, quella talvolta dannosa, queste non
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