Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro primo. 33
mune, senza badare eh* egli potea risorgere, o 1102-1105. eh' altri poteano dargli mano, scioglieansi le leghe, nè si ricalcavano perciò le spade nel fodero : spesso si rivolgeano con sacrileghe mani contro quei petti che poco prima si erano con fraterno amore difesi.
Un avvenimento che in apparenza è di piccola 1106-1109. importanza segnò i primi anni del novello consolato.
Era stato Mariano di Lacono, detto Torchitore, scacciato dal suo giudicato di Cagliari : non avendo forze per ricuperare la signoria di quella città, o chiese ajuto ai Genovesi, o i Genovesi glielo offerirono ; chè le conquiste d'Asia non aveano loro fatto perder d'occhio la Sardegna. Armate dunque alla presta sei galee, Ottone Fornaro eh* era uno dei consoli, ricuperò Cagliari a Mariano, e Mariano riconoscente donò alla Chiesa Cattedrale di San Lorenzo in Genova sei casali situati nello stesso suo giudicato , e le si fé tributario d' una libbra d' oro per ogni anno ; imponendo a sè ed a' suoi eredi un' ammenda di cento libbre d' oro ove con cavilli avessero voluto o annullare o sminuire quella donazione, o in qualunque modo tentato sottrarsi dall' imposto tributo.
E qui è da notarsi come non solo la Repubblica s'intromettesse volentieri anche in affari di piccolo momento semprechè avesse speranza di fortificare le sue pretensioni sulla Sardegna, dilatando i parziali possedimenti che vi avea, ma più particolar-Tomo /. 4
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