Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
LIBRO PRIMO. 35
naviglio, accingevasi a rovesciar un* altra volta in iioc-ih»., Asia le temute sue falangi : ciò specialmente faceva che T emula Genova armasse settanta galee che mandava , comandate da Ansaldo e da Ugo Embriaci, a tener in bilico la Veneta possanza. Veleggiò sovr' esse Bertramo , o Bertrando figliuolo di Raimondo Conte di Tolosa e di Sant' Egidio. Di Gi-bello maggiore s'impadronirono in prima; assediarono poi per mare la fortissima Tripoli, mentre Bertrando la serrava da terra : V ebbero a patti, ma dopo tre anni di ostinata oppugnazione. Il Re di Gerusalemme ne creò Conte Bertrando il quale largì ai Genovesi possessi e privilegi forse con essi loro prestabiliti prima di ottener quel conquisto : donò alla Chiesa di San Lorenzo in Genova Y intera città di Biblio o Gibello , e di Tripoli la terza parte colle solite formole di protezione e di esclusiva. Gibello poi fu da Ugone Embriaco presa in feudo dal fisco di Genova coli' obbligo di non so qual annuo tributo.
Reduce da quei trionfi Y armata ligure, non dovea però questa volta entrare intatta nelle sue acque, non già perchè la danneggiasse l'ardimento dei Saraceni, bensì quello dei gelosi Veneziani. Era la flotta di Venezia, come accennammo, partita anch' essa alla volta delle Sirie coste : la capitanava il suo Doge il quale, perchè fu gran parte udì*assedio e nell'espugnazione di Tiro avea avuto il titolo di Principe di Gerusalemme. La perseveranza dei Genovesi, e il commercio eh' ei si re-
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