Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
LIBRO PRIMO. 37
comporne i litigi, e sempre, quando colla forza 1113-1118. e quando coli' astuzia resistendo al Pontefice, deludendolo , insultandolo e tenendolo con grave scandalo prigione. Nè questo era il solo flagello d'Italia. Cremonesi, Bresciani, Lodigiani e Milanesi straziavansi a gara: quei di Padova, di Tre-vigi e di Ravenna mescolavan le mani con Venezia: Pisa e Lucca si desolavano a vicenda, Vescovi ed Arcivescovi infiammati d' odio, armavan popoli per togliersi le sedi: la Contessa Metilde moveasi per richiamare a dovere alcune sue ribellate città: Cardinali e' Prelati aizzavano il Pontefice a scomunicar T Imperatore ; e finalmente un novello Antipapa sorgea per consiglio d'Arrigo a tribolar gli ultimi anni del secondo Pasquale, ed a gettar nuovi semi di scandalo e di discordie tra i popoli già per discordie e scandali pazzi e furenti.
In tanto e sì disperato eccidio della misera Italia, le storie di quei tempi non fanno cenno di Genova come se non avesse avuto una politica esistenza degna di prender parte a quell* universale sconvolgimento. Forse è gloria per questa Repubblica F essersi mantenuta illesa fra tanta tempesta, e nel periodo di quasi otto anni, invece di tingere F armi sue nel sangue dei fratelli, attendere a rassodar se stessa, e il civile suo reggimento conformar all'indole del suo popolo con opportune concessioni o con freno salutare. E qui il mistero della sua indipendenza diviene ancora più fitto ed inesplicabile. Era l'Imperatore, o sul fi-
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