Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
38 STORIA DI GENOVA
1U3-IH8. nire del anno mille centodieci, o sul principio del successivo venuto in Pisa ; perciò poco men che sulle porte di Genova: eppure non pensò a mettervi il piede quasi non avesse più su questa Repubblica nessun pensiero di sovranità, o gli fosse cosi soggetta da non darsi briga di Lei. Neil' anno stesso poi, quando cioè da Roma, fatta un' insidiosa tregua col Pontefice tornavasene in Germania, visitata la valorosa Contessa Metildc nella di lei Rocca di Bibianello o Bianello sul Reggiano, invaghitosi della somma prudenza ed onoratezza di questa Eroina, la nominava sua Yiceregina di Liguria: non curanza e ragion di dominio che lo storico non saprebbe come concordare cogli atti veramente indipendenti e sovrani della Repubblica.
Ora ricominciano con un barbaro accanimento le sopite ina non ispentc inimicizie tra Genovesi e Pisani i quali, sazii delle asiatiche conquiste volgono le armi loro gli uni contro gli altri, e fanno a gara per buttarsi in fondo e disfarsi. Da que-st' epoca in poi, la storia dei due popoli non è che una continua guerra, una catena di avvenimenti non sempre lieti pei primi, come gli annalisti suoi lo vorrebbero dar a credere, ma il più delle volte funesti pei secondi. Genova gettava primiera il guanto di sfida, e prendeva le mosse dall' invidia e la gelosia.
Corseggiava su tutte le coste dell' Italia e della Francia spargendovi il terrore un Re Saraceno delle isole Baleari, chiamato Nazaredech, e a torme
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