Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro primo. 41
i— è che i Pisani sei condussero alla loro città dove 1113-M8. ie venne accolto con giubilo e festa non solo come
3 Capo Supremo della Chiesa, ma come illustre con-cittadino. Qui si spargevano novelli semi di di-? scordia tra le due rivali Repubbliche : o per cn-e rità di patria , o per riconoscenza, Papa Gelasio dichiarava, o confermava la Chiesa di Pisa Sede ? arcivescovile, e i Vescovi della Corsica, come avea fatto Urbano II rendeale suITraganei, intanto che la Chiesa di Genova rimaneva tuttora dipendente da quella di Milano.
Tanto bastava, anzi era troppo perchè i Genovesi gridassero armi. Benché Gelasio venisse poco dopo in Genova, e solennemente vi consacrasse la Cattedrale di San Lorenzo donandola di molte indulgenze, ciò non pertanto si lenirono le ire. Neil1 anno stesso attesero i consoli a far gagliardi apparecchii per esercitar con frutto la guerra che meditavano. Ad onestarla, tornarono a metter in campo , le dissensioni pel possesso della Corsica. E da sapersi che quando Genova e Pisa erano corse a cacciar di quell'isola i Saraceni, Benedetto Vili ne avea promesso il possesso a quella delle due Repubbliche che se ne fosse impadronita. La fazione era stata da entrambe compiuta , sì che il conquisto amichevolmente s'erano diviso, e Pisani a destra, Genovesi a stanca posersi e vissero. Ma i successori di Benedetto non si stettero contenti di questa r divisione, e richiamarono l'isola intera al patrimonio di San Pietro. Poco giovarono le rimostranze dei
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