Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
42 STORIA DI GENOVAin3-m8. Genovesi confidenti, e a buon dritto , nelle concessioni di Benedetto Vili: Gregorio VII trapassò
ad atti di più risoluto vigore, costituì poteri al Vescovo di Pisa, sollecitandolo a cacciar di Corsica quelli che chiamava illegittimi possessori. Urbano lì non sancì queste concessioni, ma nominato Dam-berto Arcivescovo di Pisa, gli concedette la facoltà di consacrare i Vescovi della Chiesa Corsa, facoltà che poco poi richiamava alla Chiesa di Roma e che il secondo Gelasio riconfermava a quei di Pisa. I Genovesi insorsero per contrastare ai Pisani il privilegio che Gelasio avea loro conceduto. W9-H20. Era l'anno ti 19. Genova usciva con sedici galee e scontravasi con egual numero di navi pisane presso a Gallura; ma sebbene alcuni pretendano che venute alle mani, le prime ottenessero vantaggi, e denari e legni traessero nel loro porto, certo è che quella, fu piuttosto una dimostrazione che una vera fazione di guerra. Bensì nel successivo anno, non più a dimostrazioni, ma a giuste battaglie disposta Genova, esciva con ottanta galee, tren-tacinque legni coperti che diceansi gatte, e ventotto golette, oltre a quattro navi cariche di macchine e di militari attrezzi. Tanto naviglio che avea di sopraccollo ventidue mila guerrieri, dovea spaventar Pisa, e spavcntolla. Fe' nondimeno quel tanto che far potea: contrastò a lungo alla superba flotta l'Arno e la terra, ma non era da tanto da vietarle di veleggiar nel fiume, e di spiegar fastosa nel bel mezzo della città il trionfale vessillo. Ivi
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