Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
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4425-H29. In simili malaugurate vicende si alternavano le cose tra Pisani e Genovesi tanto nel mar di Toscana come in quello di Provenza, tanto sul litorale Corso, come su quello delle riviere ; nč coir andar degli anni si scemavano Tire. Le controversie per la Chiesa di Corsica erano sempre vive. Moriva dopo breve pontificato il secondo Callisto: gli succedeva Onorio, pure secondo di questo nome, e annullava il fatto dal suo antecessore, rimettendo Pisa negli antichi suoi diritti, concedendo al suo Arcivescovo 1' onor del pallio, con non poca invidia e scorno della rivale. Quindi novelle rabbie. Assediavano i Genovesi l'Arno, sbarcavano sulle sue rive corseggiandole: aflrettavansi i Pisani per reprimergli: scontravansi, facean impeto , mescolavansi : buttavansi poi gli uni e gli altri sul mare, e lo correvano con pazza furia , ogni commercio annientando, ogni anello d'amicizia e di concordia spezzando. Nč qui, a parer nostro , giova seguirgli a passo a passo in queste scambievoli devastazioni. Se il vanto della vittoria rimane a chi pių distrugge, arraffa ed incendia , 1' ebbero i Genovesi, i quali crescendo in forza, crescevano naturalmente in prepotenza ed in ardire : diremo solamente d' un fatto avvenuto in Messina che la prepotenza e l'ardire com-pruova. Era l'anno 1129. Sedici galee genovesi veleggiavano nelle acque delle Eolie, e vi scoprivano un' armatella pisana. Correvano tosto ad affrontarla , ma questa ne scansava l'incontro e ri-
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