Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

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      4425-1129. altrimenti era di Genova la quale, circondala da deboli città e castella, di continuo acquistava so-vr' esse, ed ora queste assoggettava al suo dominio colla forza, ora quelle col danaro e coli' astuzia ; e a dritto o a torto acquistatele, toglieva loro la libertà del che menava gran vanto, e paragonavasi all' antica Roma da cui diceva aver ereditate le massime e la guerra. Dal piccolo al grande il paragone non era senza aggiustatezza ; poiché, come Roma alle città ed ai Re, Genova ai paesi ed ai signorotti atterrava le torri e le bertesche, le antiche leggi annullava, nuove istituiva, forme di governo cambiava, smungeva uomini ed oro, e fa-ceasi sorda ai riclami ed alle grida dei conculcati. Cos\ avviavasi a lunghi passi verso l'apice della sua grandezza : Genova a Pisa prevaleva, non veramente perchè fesse ardimentosa, avida di ricchezze, desiderosa di sovrastare che pur era ; ma perchè avea nei paesi che la circondavano un elemento di grandezza. Pisa succumbeva , non perchè non avesse ambizione, avidità e ardire che avea, ma perchè l'accerchiavano molesti e forti popoli intenti sempre a spiare i di lei momenti di angustia per tribolarla e tarparle le penne.
      4130-H32. Giova dir qui brevemente di queste usurpazioni di Genova tanto dal lato della Lombardia che da quello delle due riviere. La maggior parte delle terre e delle castella che i gioghi liguri circondano erano tenute da molesti fendatarii, alcuni dei quali parteggiavano ancora per l'impero : volea la


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Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

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