Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
58 storia 1)1 genovai iso-i »32. strando la necessità di scrivere un decreto pel quale fossero tassati i mercanti forestieri di un dazio detcrminato da essi secondo che loro pareva, e lo scrivevano. Poi, altro decreto emanavano pel dazio da pagarsi dai Genovesi stessi che venivano con carichi di sale. Non dicono veramente gli storici se quei decreti di molto allargassero le prerogative del popolo o ne alleviassero i carichi ; ma giova presumere che a ciò tendessero, come si può credere che la plebe stessa gli appoggiasse coi soliti suoi argomenti della forza, perche i consoli gli accettavano e gli sancivano. Questi primi atti d' arbitrio popolare fanno epoca nella storia di una nazione che nel seno della libertà ebbe spesso servaggio e godette spesso di libertà fra le catene.
H33. Dopo quattordici anni di strazi! e di desolazioni , ebbero pure tregua le sanguinose gare tra i Genovesi e i Pisani. L' opera della loro pacificazione appartiene alla storia dei Pontefici.
Morto il secondo Onorio, gravi scandali e turbolenze nascevano nella Chiesa di Roma. Pietro, Cardinale di Santa Maria in Trastevere , figlio d'un ebreo fatto cristiano, potente per amicizie, per parentele, e per isterminate ricchezze con rapacità ammassate nelle varie sue legazioni, ma di costumi screditati e perversi, ambiva la tiara. Una mano di buoni e savii Cardinali cui rifuggiva 1' a-nimo di darla a tal uomo, si affrettarono di nominare Gregorio, Cardinale di Sant'Angelo il quale assumeva il nome d' Innocenzo II. Ma i Cardinali
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