Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro primo. 59
della fazione contraria, elessero, e consacrarono Pietro che chiamossi Anacleto II. Quindi persecuzioni, guerre e rovine. Innocenzo sulle prime, dell'avversario men potente, s'imbarcava sul Tevere co' suoi Cardinali, e navigava verso Pisa, e da Pisa a Genova. Genova e Pisa l'accoglievano con molti onori, per cui quel Pontefice o condotto dal desiderio di metter fine alle gare sanguinose dei due popoli, o inclinato ad amicarsegli entrambi per far forte il proprio partito a danno d'Anacleto, pregavagli di tregua fin eli' egli tornando di Francia ove si avviava , potesse saldamente rapattumargli. \ i acconsentivano le due rivali Repubbliche senza inolio resistere, o perchè stanche di guerre, o perchè il Papa prometteva ad entrambe privilegi e concessioni. Partiva Innocenzo da Genova dopo avervi consacrato Siro Vescovo di quella Chiesa, e lo scortavano fino al Rodano le navi pisane e genovesi con bella ma non durevole concordia.
Ruggieri Duca di Sicilia, principale sostenitore dell'antipapa, instigava in questo i Genovesi a di-chiararsegli favorevoli* ma resistevano tanto più volentieri quanto che Innocenzo otteneva in Francia l'adesione di quel Sovrano, quella d'Enrico d'Inghilterra, di Lottano Re dei Romani, dei Re d'Aragona e di Castiglia, e scomunicava il rivale. Ritornava poi per terra a Pisa dove chiamava gli Ambasciatori di Genova.
Innocenzo stendeva una mano ai Pisani e l'altra ai Genovesi: chiamavagliIpopoli devoti, genti savie,
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