Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

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      nano secondo. 67
      chiamossl antifatto, nome che stette alla legge 11J4-1138 stessa la quale, legge dell'antifatto fu detta sempre in progresso.
      Segnata veramente col marchio repubblicano fu poi quella che stabiliva, ogni cittadino che da Signore assoluto non ascritto al Comune di Genova accettasse impieghi, divenire per ciò solo inabile a coprir pubbliche cariche nella Repubblica. Così provvedevano alla sicurezza dello stato, così le affezioni concentravano alla patria rendendole in-dependenti.
      Perseverava intanto la Repubblica ad assoggettarsi i feudatarii delle due riviere : già vedemmo come s'impossessasse di San Remo: San Remo facea scala alla riduzione di Vintimiglia. Era Vintimi glia governata da un Oberto che avea il titolo di Conte, il quale reggeasi colle norme dei Baroni scorridori di quei tempi, se pure è vero quanto di lui si narra. Audace, ambizioso, fiero, dettava a suo talento or la pace or la guerra, molestava i vicini, assaliva i viaggiatori , depredavagli t e a guisa di masnadiere le pubbliche strade rendea mal sicure non senza grave danno del commercio. Intimavagli Genova di starsene, ma sperava che non starebbe : lagnavasene a Corrado siccome al Signore che avea su quel paese giurisdizione d'imperio ; e Corrado ammoniva Oberto che poco badava a Corrado e meno ai Genovesi. Confederavansi questi allora coi Marchesi di Savona ; spartivansi la preda prima di conseguirla, e piombavano poi per mare


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Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

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