Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro secondo. 7 1
sempre meglio le loro pretensioni su quell'isola con 11*4-1 i3S ciò consolidando, per poter poi di diritto come di fatto possederla e difenderla.
E qui risorge l'epoca fatale che a novelle Cro- 1139-1145 ciate e perciò a novelli disastri allettava i Cristiani: quasi a preludio di quella che nel 1147 mercè la eloquenza di San Bernardo dovea muovere verso Oriente, una ne intraprendevano colle proprie forze i Genovesi. Le loro gare coi Saraceni aveano avuto continuo alimento nel reciproco danneggiarsi eh' ei faceano sul mare o sulle coste : dodici galee della Repubblica erano andate ad insidiargli nel loro nido di Bugia o di Bugea : poco dopo, ventidue altre aveano messo alla vela per pruovarsi con un Maimone signor d' Almeria che correa con quaranta navi il mediterraneo e lo infestava: ma nò. T una nè !' altra di queste spedizioni avea, se ne togli le solite prede di schiavi e di qualche nave, maturato buoni frutti. Pur quell'Almeria, città marittima della Spagna nel regno di Granata, ricca d'ori e dr preziosi oggetti, potente allettativo e di molta importanza, chiamava i cupidi sguardi della Repubblica, desiderosa di metter un piede su quella terra in gran parte dominata dai Mori. Risolveva di porsi con tutti i nervi ad un' impresa che oltre al conseguirle gran gloria, avrebbele fatto sicuro il commercio d' Africa, e più facili novelli conquisti, perche pensava voltarsi poi su Tortosa. Ma per ridurre questa fortissima città conveniva annientar prima i Saraceni che stavan grossi nelle
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