Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
90 STORIA DI GENOVA
1147 suppellettili. Ordinavano i consoli si prelevassero sessantamila marabottini, pel vantaggio del comune, e si dividesse il rimanente tra gli uomini delle galee e delle navi.
Qualche storico straniero, vorrebbe diminuire la gloria dei Genovesi, assicurando che non andarono soli a si ardua conquista ; che combattevano con essi una mano di Pisani, e soprattutto alcuni forti drappelli di Francesi e di Templarii i quali, veleggiando per quelle acque, s' erano seco loro congiunti. Ma sottilmente esaminate le cose, pare che tali soccorsi ottennessero i Genovesi l'anno seguente, quando cioè si mossero alla espugnazione di Tor-tosa. Checchenesia però, certo ebbero i Liguri la più gran parte a questa vittoria, e n1 è pruova 1' essersi soli impadroniti di tutte le ricchezze, 1' aver mandate schiave in Genova pressoché diecimila donne e fanciulle, e 1' aver occupata e tenuta per sè la città intera, posciachè Alfonso avea violati i patti, e con ciò rese vane le prestabilite condizioni di spartimento.
I consoli davan mano ad assicurar la conquista : infeudavano Almeria per trent' anni ad Ottone Buonvillano, con che giurasse in ricambio fedeltà al comune di Genova, come buon vassallo al suo Signore ; si obbligasse dar ogni anno all' altare di San Lorenzo due palili ; consegnare dopo quindici anni alla Repubblica la metà degl' introiti ; tener intanto a suo carico le spese pei soldati stazionarii; non conquistare per sè, bensì pel comune ; considerar
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