Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
LIBRO SECONDO. IOTprometteva un ricambio d' ogni maniera di prò te- n5o-u54 zione e d' onore. Ne erano senza nascosti fini, le
generose profferte. Mirava Federico ali1 occupazione della Sicilia, ed a cacciarne il giovinetto Guglielmo I figlio di Ruggieri, poco prima defunto: a riescirc in tanta impresa confidava nelle galee liguri, po-sciachè egli d'ogni sorta di navi penuriava. Perciò i liguri ambasciatori accarezzava, e rimandava con parole di pace, e colla promessa di donare alla loro Repubblica la città di Siracusa, se i soccorsi che ne aspettava, fossero stati pari air uopo e alle speranze.
L' insidiosa richiesta metteva in pensiero i consoli, i quali sottilmente guardando a quello che il Principe straniero era per fare, studiavansi d' argomentare ciò che per loro sarebbe stato il meglio : frattanto assestavano alcune vertenze coi loro vicini, della riviera occidentale. Savona era un baluardo che da lungo tempo, la Repubblica agognava far suo, e per ogni verso il tentava. I Savonesi per conservar un'ombra di libero reggimento, giuravano starsi agli ordinamenti dei consoli ; ma poco dopo i Marchesi Del Carretto che n'erano signori, ricalcitravano apertamente dalla servile obbedienza, sebbene Enrico , capo di quella illustre famiglia avesse giurata la compagna. I feudatarii d' allora se rimaneansi dalle turbolenze, rimancano a forza: gli eventi, per quanto poco loro corressero propizi! , trovavanli sempre disposti a scuotere il giogo de' più potenti. Enrico Del Carretto pretendevaby
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