Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
108 storia di genovaa SS » bocca mia ì consoli della Repubblica Genovese, » la primogenita fra le fedelissime ancelle della » Chiesa, la sempre pronta a proclamare il nome » Santo di Cristo, a difendere la fede dell' augu-» sta nostra Religione, e soprattutto a proteggere » i diritti dei legittimi Pontefici, contro le usurpa-» zioni de* Principi turbolenti, degli Eresiarchi, e » degli Antipapi. Sai, o Beatissimo Padre, e chi » è che l'ignora ? Sai come i Genovesi al primo i> cenno del glorioso Urbano II volassero in oriente; » e come coli' armi, col valore, col sangue con-» quistassero al tuo impero la Siria, la Soria e la '» Palestina : sai come in premio di tanti servigi, » i tuoi luogotenenti temporali, concedessero alla » nostra Repubblica privilegi, esenzioni, case, terre » e chiese da noi usate sempre piuttosto pel bene » della Cristianità, che pel nostro particolare. Ora, » chi crederebbe che il Terzo Baldoino Re di Geru-» salemme, ed il Secondo Raimondo Principe cT An-» tiochia, di continuo intendano a sminuire ed a » toglierci quanto per solenni trattati, giustamente » possediamo nelle contrade ad essi soggette? Adun-» que tant' oro, tanto sudore, tanto sangue, sa-» ranno indarno? Saranno indarno i patti giurati » sugli altari, saranno indarno le sanzioni dei Pon-» tefici ? Ed oh ! stessero contenti di rapirci i pri-» vilegi, di annullare le esenzioni, di vietarci l'uso » delle case e dei Tempii che pur son nostri : ma » le loro galee corrono sulle nostre navi, e con » scellerata cupidigia depredano le nostre ricchezze,
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