Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
LIBRO SECONDO. 109
» scannano le nostre ciurme. S* ha dunque a versar u5ff » sangue cristiano e per mano di Cristiani sulle » zolle bagnate dal sangue del Redentore P Hanno
» dunque i Genovesi a sguainarvi le spade perche » si rispettino i loro diritti ? E sì '1 farebbero per » Dio , e sì T avrebbero già fatto , senonchè pre-» feriscono deporre al tuo piede, o Santissimo Pa-» dre, le loro querele, perchè tu le accolga con » benigna fronte, e perchè sulle loro ferite tu sparga » il balsamo della pace. Anche un Bernardo Ot-» tone di Provenza, con un pugno di ladroni in-» sulta la nostra bandiera, e le nostre navi reduci » da lontani paesi, e ricche per onesto traffico ar-» resta e manomette. Deli previeni gli effetti della » giusta ira nostra : previenli che il puoi, gran » Padre : intima a costoro di restituirci le robe, « di non toglierci i privilegi prezzo del nostro san-» gue, di riguardarci come amici, che siamo. Ove » ricusino obbedirli , scaglia sovr' essi i fulmini » delle tue maledizioni, e sempre più rifulga quella » giustizia onde già tanto sei temuto e chiaro. »
Cosi favellava Manfredo, e deponeva ai piedi del Pontefice gli atti autentici delle ottenute concessioni, per cui assicurava quel Beato, intimerebbe a Baldoino ed a Raimondo di starsi dalle offese, di rispettare i diritti dei Liguri, e di restituire il mal tolto : ordinerebbe ai Yesovi Biterense, Aga-tense e Neumacense di scomunicare senza più Bernardo Ottone ed i di lui compagni, se prontamente non riparavano le ingiurie fatte alle liguri
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