Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
LIBRO SECONDO. n5
e perengaria, e di tenersi soltanto obbligati alla fe- n58 deitą (*) verso l'Imperatore, ed alla difesa del litorale contro gģ' insulti dei Barbareschi. A questi obblighi aver sempre adempiuto : da Roma a Barcellona mirasse libere e purgate le coste , ad ottenere il quale importantissimo scopo non avrebbe speso ogni anno meno di diecimila marche d' argento. Che se le angustie dell'impero richiedevano s'imponessero gravezze ai popoli, riflettesse abitar i Genovesi sterili terre che loro non somministravano nč superfluo nč necessario: doversi procacciar l'uno e T altro da esteri paesi ; vivere sul commercio, sull' industria. Comprar tutto a peso d' oro, disputarlo talvolta col brando, pagarlo spesso col sudore e col sangue. Per queste ed altre simili ragioni , speravano starebbesi l'Imperatore da qualunque pretensione contraria agli antichi loro diritti; speravano contentercbbcsi di rinovare 1' amicizia colla Repubblica e ricevere da' suoi consoli una promessa di fedeltą , cui eran pronti a giurare ».
Se Federico avesse a dimostrarsi soddisfatto di queste ragioni: ognuno puņ facilmente immaginarlo. Rimandava gli ambasciatori con parole piene d'ira,
pricslantur imperatori sumptibus et expensis impcraloris : perengariae sint muli nera mixla, quando quis imperatori servitia expedit sumptibus propriis ».
Calviuo , Lexic. juridicuin.
(*) Fedeltą- Il giuramento di fedeltą che nudamente prestavasi all'imperatore, cioč senta relazione a cittą, luogo o feudo che dallo stesso sia dato, non significa nņ vassallaggio, uč soggezione, ma solo amicizia, societą, confederazione-Calvino, Sigouio, Vau-Espen e Muratori.
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