Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
120 STORIA PI GENOVA
1159-1160 ostacolo , benché quel Principe se ne mostrasse non curante più che in realtà non fosse. Lo stile aspro e risentito con cui il Capo della Chiesa dolevasi dell' insolenza dei messi imperiali e delle regie imposte che pesavano sui Vescovi e sugli Abati, nonché le riparazioni da lui richieste col tuono di chi può all' uopo legittimarle cogli argomenti della forza, ben mostrano che già s' era stretto in lega con quei di Milano , di Piacenza e di Crema, senza dire della pace che con Guglielmo Pie di Sicilia avea poco prima conchiusa. La morte del Pontefice liberava Federico da queste tribolazioni, e ad antivenirne delle simili, troppo importava che il successore fosse ligio all' impero : stringeva perciò patti col Cardinale Ottaviano , Prete del titolo di Santa Cecilia che poco prima eragli stato spedito per conciliare le vertenze delle quali dicemmo, e promettevagli la tiara semprechè in ricambio non avesse trovato in lui che opportunità e favore.
Ma se il senato romano secondava in qualche modo queste subdole pratiche, umiliandosi all'Imperatore e giurandogli per mezzo de' suoi nunzii sommessione e fedeltà, non per questo sgomentiva il concilio dei Vescovi e dei Cardinali. Ratinatisi dopo tre giorni, e dopo tre altri convenuti in quasi unanime sentenza, insignivano del manto pontificale Rolando da Siena, Prete Cardinale del titolo di San Callisto, che ripugnava forte, ma assumeva il il titolo di Alessandro III. Ardeva di rabbia il de^ Iìjso Ottaviano, e nella cieca sua frenesia gettavaii
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