Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
121 storia di genovanS9-1 borine. Cosė gli accorti Genovesi seminavano per raccogliere , e raccoglievano fino in quei campi riconosciuti per sterili ed ingrati fuorché per coloro che
generosamente gė' inaffiano e gli concimano.
Mentre sė gloriose concessioni ottenevano dal profugo Pontefice, attendevano i consoli a quei pro-vedimenti che d'ordinario vengono trascurali quando fervono le guerre coi nemici esterni. Pagavano i debiti della Piepubbllca incontrati per sopperire alle spese della costruzione delle mura e delle torri : alleggerivano da molte gravezze dalle quali, nell' urgenza del pericolo era stata onerata : spedivano ambasciatori ad Emanuele Comneno perche alla ligure bandiera fossero mantenuti i privilegi dei quali godeva in Costantinopoli in virtų de' trattati, e perche nuovi vantaggi al commercio e pių estese protezioni si concedessero. Alla interna quiete nuovamente minacciata da torbidi cittadini volgcvan anche i pensieri : di qual indole fossero le minaccie, al solilo ce lo nascondono i cronisti di quei tempi ; ma se della loro gravezza argomentar vogliamo dalla natura delle pene decretate e inflitte , possiamo credere che la sicurezza dello stato venisse per esse compromessa. Appare altresė che non erano improntitudini di plebe, ma ambiziose mene di potenti pa-trizii, gli uni degli altri gelosi e avvezzi a commettere le proprie controversie alla ragione del brando. Leggiamo difatli che di grosse somme si multarono i pių inquieti, che si demolirono le loro torri, e se ne distrussero le case ; atti di vigore che incussero
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