Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
?48 storia di genovaper maggior cautela, dalla Regina Algabnrga e dai figliuoli del novello Re : dal canto loro, promettevano in ricambio i consoli, di non trattar la pace con Pisa senza il consenso di Barisone, e di concorrere nella metà della spesa, per V armamento di otto galee.
lieto Barisone d1 aver condotto a buon termine come credca, una sì ardua impresa, scioglieva finalmente le vele da Genova, e gettava le ancore dopo pochi giorni di viaggio, al cospetto del litorale d' Arborea. Ma i provinciali, o conoscessero r inettezza del Principe, o temessero d' aver a sopportare r enorme dispendio cui, per comprare il regno avea dovuto soggiacere, fatto è che lo accolsero con molta tiepidezza. Invano si aprirono conferenze coi notabili d' Oristano, invano si promisero compensi e onoranze : nessuno veniva ai soccorsi del desolato Re che dalle navi vedea il suo regno, e non potea afferrarne il lido.
Già prima che salpasse da Genova, il console Piccamiglio commesso al governo del navilio, avea ricevuto 1' ordine di vegliare gelosamente sulla persona di Barisone. Non gli permettesse di sbarcare se prima le somme dovute alla Repubblica non fos-sergli pagate : badasse che le concessioni del Principe erano state larghissime, e si rammentasse il proverbio. Avvertisse che i Pisani cui forte coceva la preponderanza acquistata dalla Repubblica, stavano ad occhi aperti, e correbbero il destro di aggirare un uomo, che nulla forse più desiderava
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