Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
lso storia di genovaii65 in Germania dov' egli era, un Uguccione Lamberti con altri notabili della loro città. Questi facean capo all'Arcivescovo di Magonza, cancelliere dell'impero; e le ragioni avvalorando coli' oro, offerivangli la somma di quindicimila lire. A tor di mezzo ogni scrupolo, e di vero nè 1' Arcivescovo nè 1' Imperatore ne pativano, venivano dicendo : presentarsi a Cesare bella occasione di riparare una grande ingiustizia; non offendersi con ciò i diritti di Bari-sone ; rimarrebbe egli Re, godrebbene gli onori ; solo cambiercbbesi la dipendenza di lui, e cambie-bierebbesi in meglio. « Il cancelliere cui andavano a verso queste parole, perchè i Pisani rendevanle scorrevoli col possente lenitivo dei doni, disponeva T animo dell' Imperatore, altronde sempre inclinato a ricevere colla man destra e colla sinistra. Ammessi dappoi gli ambasciatori al cospetto di quell' augusto, incontravano appo lui tanta grazia che ottenevano il simbolo del gonfalone imperiale , e solenne carta contenente la rivocazione d' ogni favore, conceduto al Principe Guelfo ed ai Genovesi.
L'esito felice delle loro pratiche rendeva i Pisani insolenti, per cui cercavano cagioni più aperte di guerra. Predavano una nave ligure che a caso naufragava nelle acque dell'Asinara, e i Genovesi sdegnati faceano improvvisa scorreria sui lidi di Torres, dove mandavano a fuoco e a ruba i casamenti dei Pisani. Poi, ponevano seriamente l'animo a rafforzare la propria dominazione nell' isola,
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