Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
170 storia di genovada un Papa, agl'interessi di Lui meglio ligio che favorevole: quindi le controversie accanite pei due Pontefici, confermato uno dal Concilio di Pavia , il Pontefice dell' Imperatore, Guido da Cremona , che faceasi chiamare Pasquale III ; eletto l'altro dal conclave, il Pontefice degl'Italiani Alessandro III. Quindi ribellioni, guerre, resistenza, offese ; quindi gran bisogno che la face della discordia ardesse gli animi di tutti coloro che concordi avrebbero potuto accrescere i pericoli di una situazione fatta ancora più rischiosa e bizzarra dalle pratiche degli Imperatori d'Oriente che s'impossessavano d'Ancona e promettevano mari e monti ad Alessandro : nientemeno che la riunione delle due Chiese, e la dominazione di tutta Italia se avesse voluto restituir la corona dell'impero Romano agli Augusti Greci.
Queste cose dell' Italia brevemente accennate, ognuno vede, quanto poco dovesse essere sincera in Federico la brama di pace tra Genova e Pisa: volea però adescarle entrambe e tenersele amiche, ma per allora più Pisa che Genova, perchè, mentre divisava punire quei che segretamente tramavano a danni suoi, meditava occupar Roma e condurvi finalmente quel suo Pontefice, al che doveano meglio aderire i Pisani già intinti d'insidie usate ad Alessandro, che non i Genovesi i quali lui aveano accolto ed onorato. Se stavasi dal darla vinta a Pisa, egli è perchè, soggiogata Roma, avea in animo di mettere a termine l'impresa di SiciUa, stimando i tempi e quell' inviluppo di cose,
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