Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro secondo. 173
rat ore : per la qual cosa, giurava fedeltà all' antipapa ll6j Pasquale, cacciava dalla sua Sede Arcivescovile Villano perchè non avea voluto acconsentire a sì fatta abbominazione del Santuario, eleggeva a sua vece un canonico Benincasa che di buona voglia vi si acconciava ; poi, spediva dieci galee ben armate le quali, V Imperatore mandava sotto il comando dell' Arcivescovo di Colonia Rainaldo, ad assediar Civitavecchia, intanto eh' egli stesso andava sotto Ancona, presidiata dalle truppe di Em-manuele Comneno. Ma i Genovesi erano nell'obbedienza molto restii, e davan le vele a quattro o cinque galee, le quali aveano mandato di starsene dall' usar ostilmente, sempre che 1' avessero potuto senza molto compromettersi. Difatti, può dirsi eh' esse più vegliassero l'andamento delle cose che non vi prendesser parte; anzi, non appena manifestavansi nel campo di Federico sintomi d'una pestilenza che dovea miseramente decimarlo, tornavano in Genova, e l'Imperatore chiedesse, se di chiederla fosse stato in grado, tutta quella ragione che a lui sarebbe paruta. Forse che la Repubblica già presentiva l'ultimo crollo della potenza imperiale in Italia, perchè era stata pure sollecitata di partecipare alla lega lombarda, sebbene vuoisi che se ne schermisse, almeno apertamente. L'Imperatore, d'allora in poi, più l'ebbe in conto di nemica che di suddita: e quando sul finire di quell' anno stesso, frettolosamente abbandonava il suo campo di Roma, e per la via della Toscana
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