Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

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      1168 castella con quattromila lire di soprassoma. Che il sostenere quello sventurato non ne pagasse i debiti, ciò ormai era assai chiaro : i sudditi di lui, poco se ne curavano ; appena se il sapevano vivo : perciò il Consiglio accoglieva i prieghi dell'infelice Priucipe con che ottenesse dal suo comune quattro galee le quali obbedissero ad una quinta che Genova darebbe agli ordini del consolo Nebulone, e di un Jago Torrello. E cosi faceasi : Barisone av-viavasi col cuore pieno di speranze ; la flottiglia dava fondo nelle acque d' Oristano dove il Re prigioniero avvisava ai mezzi per ottenere il prezzo del riscatto. Raccomanda vasi a quest' effetto con una dirama a' suoi provinciali, consegnava le castella , chiamava i promessi ostaggi, e veniva poco dopo ricondotto con essi in Genova, perchè, non si sa bene: forse la riscossione del danaro andava troppo per le lunghe ; forse non erano propizii i tempi 0 per lui o pei Genovesi al governo di quel giudicato: certo è che, lasciato dal console un Almerio a custodir le fortezze ed a sollecitare il pattuito riscatto, volgeva un' altra volta il deriso Re verso la detestata riva di Genova. Tale è sempre la protezione che il forte concede al debole, il ricco all' indigente.
      E non pertanto l'amicizia di codesti intrepidi, ma non di rado mal sicuri scorridori, che cosi possono ancora chiamarsi i Liguri di quei tempi, veniva più che richiesta, quasi implorata, sebbene a pochi fosse da quei superbi conceduta. 11 giovinetto Re di Si-


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Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

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