Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
182 storia di genovavano ladri e assassini: ogni più infame schiuma arrolavasi in compagnie, e meditava ed eseguiva assalti, latrocini!, rapine, omicidii; si che la pazienza dei buoni venne finalmente a un termine, e i consoli novellamente eletti all'aprirsi dell'anno 1169, uomini di cuore e risoluti, buttavansi ogni riguardo dietro le spalle, e a mali estremi rimedii estremi applicavano. Chiamavansi intorno buon polso di soldati che divisero in due schiere ; a capo all' una posero Anselmo Garrio e Ottone di Caffaro avviandogli per a Lavagna : diedero 1* altra a Nicola Roza ed a Ruggero di Malabotto che uscivano alla Pokevera. Gli uni e gli altri avean ordine di procedere sommatamente: quanti incontravano in armi, e già noti per antichi misfatti, 0 appendevano alle forche o mutilavano : questi incarceravano , quei multavano nelle borse, a quegli altri ardevano o diroccavano le case. Tornavano poi alla città preceduti dalla fama e più dal terrore di queste esecuzioni statarie ; intanto i consoli chiamavano a giudizio i capi delle fazioni ed i nobili, gì' invitavano ad esporre le ragioni loro alle quali volevano dar sentenza. Le liti erano al punto che sei delle più arrabbiate doveano decidevi col brando > in campo chiuso, tra dodici delle più autorevoli famiglie. I magistrati non si opposero alla forma, che anzi, con fino accorgimento operando, ordinavano venissero tosto preparati gli steccati : scen-desservi pure, dicevano, quegli accaniti mastini, vi si lacerassero, v! si struggessero : badassero perù
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