Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
192 storia di genova
1170-1173 Sardegna. Ma Pisa avea, come si suol dire, il coltello pel manico : o gią era stretta per patti alla Lega lombarda, o all' Imperatore d' oriente : la decisione disprezzava; nuove e pił astute pratiche intavolava con Barisone, e le avvalorava con molte galee le quali ottenevano 1' espulsione de' nemici dal giudicato d'Arborea, e la promessa di quel Principe versatile e di Genova abborrente, che si riguarderebbe vassallo alla Repubblica pisana. Le quali variazioni, congiunte a* bisogni veramente incalzanti di Federico tornato in Italia per far 1' estrema pruova della sua possa, inducevanlo a un mezzo termine gią sperimentato inutile, e piuttosto atto a perpetuar le contese che a finirle. Ordinato ai Genovesi di tener in pronto cinquanta galee pel servigio dell' impero, e colla mira di ottenerne altrettante da Pisa, mandava perchč le due Repubbliche comparissero pei loro legati in Pavia : lą spartiva Y isola in due eguali porzioni, e ne fa-cea dono ai contendenti. Il qual giudizio, dice il Manuo, non ad altro giovava eccetto a manifestare che per far posare le armi gią conquassate, armi si ricercano e non giudizii.
Ma intanto che sotto la tutela, per veritą poco paterna dell' Arcivescovo Arcicancelliere, si discutevano i patti d'una pace che non dovea cosģ presto essere fermata, le galee delle due Repubbliche correvano le une sopra le altre, e pił con fortuna di quei di Genova, perchč un Corso dei Sismondi console che ne capitanava otto , ardiva
| |
Sardegna Pisa Lega Imperatore Barisone Arborea Principe Genova Repubblica Federico Italia Genovesi Pisa Repubbliche Pavia Manuo Arcivescovo Arcicancelliere Repubbliche Genova Corso Sismondi
|
