Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
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117C-117?di Ponzano, guidati dal console Enrico Guercio, messe insieme le loro forze, corsero a frenare T ardimentoso Malaspina che già avea turbato tutto il litorale sino a Rapallo, adescandolo alla ribellione colla magica parola di libertà. E si fu allora che la Repubblica si avvide di quanto importasse aver in pronto una milizia permanente a cui non si avesse che ad accennare perchè movesse dove più lo richiedeva Y urgenza. Ma prima che fosse air ordine e in istato di tener la campagna, il Malaspina avea già fatto progressi tanto che Genova giudicava miglior partito corromperne la fede alienandolo da Pisa, e mandavagli a quest' effetto mille ducati. Il Malaspina accettava Y oro col quale pagava le sue truppe ; poi voltavasi verso il castello di Monleone che assaliva : ma sdegnata la Repubblica, mandava ad incontrarlo duemila uomini, e questi, uniti agli altri che già erano andati per combatterlo sebbene il facessero con poca fortuna * T obbligavano a dar addietro. Approfittando del sopravvento, i Genovesi allora stringevano il castello di Passano che in otto giorni ottenevano e distruggevano dalle fondamenta ; locchè vuol dire che non sapeano presidiarlo con isperanza di mantenerlo a lungo. Andavano però più addentro a fabbricarne un altro, quello cioè di Villafranca presso Moneglia, destinato a guardar le spalle dello stato, mal sicuro da tutti i lati fuorché dal mare. Sembra nonostante che il Malaspina co* suoi non si ritirasse molto lontano , perchè poco dopo, la
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