Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro secondo. 199
quattromila vittime. Dal cauto loro i Latini, sfuggiti 1179.1130 a quello sterminio, e ricoveratisi su quante galee erano nel porto, si compensarono con egual furore. Dalla foce del mar nero sino a quella del mediterraneo, tutto fu messo a ruba ed a sangue: le città e i monasteri delle coste vennero saccheggiati e distrutti, e le navi della Repubblica genovese ebbero in queste crudeli rappresaglie, e più nel bottino una cospicua parte. È da sapersi che Alessio II successore e figlio di Emanuele, avea poco prima sposato la sorella di Filippo Augusto Re di Francia: questa giovine Principessa era venuta in Genova per andarne a marito a Costantinopoli, e la Repubblica T avea fatta accompagnare colà dalle sue falee, e da Baldoino Guercio che ne avea il comando. Alessio perdè la vita in quel popolare trambusto, e forse parve al Guercio di vendicarne in tal qual modo la morte, ajutando i Latini a disastrare le rive del Bosforo, e a bottinare a quattro inani.
E qui è da notarsi Y infermità del governo di questi tempi nei quali, senza dire che la Repubblica non operò cosa che meriti di essere riferita, fu continuamente tribolata dalle intestine discordie. Ne troviamo tra i Manganelli ed i Navarri, poi tra i Venti ed i Grilli, e poco dopo tra un Ru-baldo Porcello e i suoi fratelli ed un Gherardo Scotto e i parenti di lui. S'incontra più tardi quel Fulcone di Castello di cui già dicemmo, e che doveva essere valoroso e potente, ma uomo di ben
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