Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
204 STORIA DI GENOVA
1187-1189si calmavano le ire delle nazioni, ma si anche quelle dei privati spesso più ostinate^ e implacabili. Pietro Cardinale Legato del Papa, riconciliava in Genova le fazioni, chiamava a concordia Lanfranco Della Torre e Bolbonoso che seguiti al solito da numerosi clienti menavano le coltella e le spade. I Della Volta e i Da Vento però mostravansi più renitenti e continuavano a scambiare stoccate. Moriva Ugo Arcivescovo, e il Senato, i consoli e il Clero radunavansi per dargli un successore : rimettevano r elezione ad un concilio d* Abati, di Preposti e di Canonici, il quale nominava Bonifazio Arcidiacono di San Lorenzo, e il Pontefice non v' avea che dire.
Armi dunque suonava Y intera Europa , un* altra volta parata a rovesciare le sue falangi in Asia. E Genova disponeva il suo navilio, e ordinava frattanto ad un Ansaldo Bufferio , e ad un Arrigo Dio-tisalvi, d' andarne ambasciatori ai Re di Francia e d'Inghilterra per concertar con essi e del contingente e delle mosse : e i due messi partivano, ma inoltrati appena fuor del territorio della Repubblica , Domitilla moglie d' un Marchese d' Incisa, gli fermava nel piccolo suo stato e poneva a prezzo la loro libertà. Strani tempi quelli nei quali chi viaggiava, fosse anche ambasciatore di una potente Repubblica dovea, o aprirsi il passo coHa spada, o pagar gravosi riscatti ! Genova imponeva tosto a quella Domitilla di rimandare sciolti i suoi messi ; ma Y ardimentosa donna, o pazza che dir
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