Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
220 STORIA DI GENOVA
1191-1153di Castello, e le mandava a raggiungere Arrigo che avea loro dato convegno nelle acque di Napoli : ma in questo mentre mutavarisi le circostanze di Arrigo: Napoli presidiata da Riccardo Conte di Accrra cognato di Tancredi oponeva insuperabile resistenza : una stagione ardente ed una epidemia mal augurata decimavano le falangi tedesche, nè la perdonavano ai condottieri. Arrigo stesso ne risentiva i terribili influssi tanto che la novella della morte di lui era precorsa a scoraggiar l'impresa. Quindi le galee genovesi cercarono invano le imperiali ; e giunte a Castellamare, e là aspettato assai tempo e senza prò, parendo loro mal sicuro il sito e poco favorevoli i tempi, volsero addietro le prore per tornare a Genova: e fu il consiglio prudente perchè, giunte a Monte Cercelli scopersero la flotta del Re Tancredi la quale, guidata dall'ammiraglio Margarito o Margaritone, faceva dimostrazioni ostili. Era questa flotta di settantadue galee, oltre a quattro navi a tre palchi: la genovese più non si componeva che di ventitré, perchè dieci se n' erano separate : ognuno vede quanto dovesse essere pericoloso il conflitto, se a conflitto si fosse venuto : non pertanto gli annalisti genovesi raccontano come il Margarito si disponesse sulle prime a combattere; e come poi, viste le galee nemiche far apparecchii di buona difesa, disperasse di sè, e si desse a vergognosa fuga, veleggiando verso Ischia. Se cosi operava per tema quell'ammiraglio , certo era un gran codardo : meglio è
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