Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
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1195 cuperavano alcune navi loro tolte dai Pisani, altre ne toglievano loro per rappresaglie, e fra queste una grossissima che avea forma e sembianza di ufi castello cui, in grazia appunto della sua importanza era stato imposto il nome di Leone della foresta. Piacquero alla Repubblica cosi prosperi successi, e a tener vivo nei cittadini il sentimento dell' orgoglio nazionale, leva potente quant' altra mai, concedeva ad alcuni cittadini di armar galee e di mandarle in corso a rompere le corna a quel di Pisa se riesci va loro di farlo, Questi er^no i frutti della protezione di Cesare.
»9$-M97 Arrigo non avea soltanto fallito a Genova e a Pisa : T istesso Pontefice che avealo eccitato alla conquista della Sicilia confidando di veder quel regno feudo di Roma, era stato da Lui ingannato : cocevagli non poco, e parevagli che ravvicinandosi alle due Repubbliche come Lui schernite da quel ribaldo, avrebbe potuto rimescolar le cose con qualche prò. Mandava perciò Pandolfo Cardinale col titolo di legato perchè s'ingegnasse di comporne le differenze. Pandolfo veniva a Lerici, e pregava gli si concedesse 1' onore di metter la mano in quelle faccende : pregava gli si spedissero dall' una parte e dall' altra quattro magistrati coi quali avrebbe intese le cose. Se sperava venirne a capo, presumeva di se una gran cosa : erano le piaghe di questi e di quelli ancora troppo recenti: erano invelenite: l'olio e il vino non giova se non se quando più è la stanchezza che il bruciore. I Pisani adunque rispon-*
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