Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
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1*98 1200 qualche Genovese eh'essa teneva prigioni. Un Simone di Camilla si facea sotto ad una fortezza delle isole di Ieres, per liberarvi alcuni Genovesi che v' erano rinchiusi e vi riesciva. Di navi pisane predate , chè ne furono, non dico : predate furono anche dai Pisani navi genovesi : bello scambio di valore ! Dirò soltanto di Vintimiglia che, conT era . solita fare quando le si presentava il destro, ri-bellavasi a Genova, e la ribellione questa volta sosteneva con tanta ostinazione che la Repubblica F assediava invano e per le vie di terra e per quelle del mare. Durava per ben due mesi V assedio , e scioglievasi senza frutto, per colpa, dicono gli annalisti liguri, di alcuni malvagi, ina per quale color di colpa non si sa. Certo è che V assedio fu sciolto, e Genova non riconduceva Vintimiglia all' antica soggezione se non se nell' anno successivo in cui, attaccatala più gagliardamente dal mare, 1' obbligava a chieder venia ed a tornare all' obbedienza. Sta scritto altresì d' un' ambasciata mandata nella persona del noto Fulcone di Castello, al Soldano d' Egitto per riscattarne prigioni. Portava seco il Castellano donativi di gran prezzo che il Sultano accettava senza però liberare gli schiavi : beli' uso di Turchia che durerebbe ancora se i Principi Cristiani non avessero da qualche anno compreso di quanta umiliazione sia pagar tributi ai despoti Musulmani, nè perciò camminar meno in sospetto i mari. Con queste miserie finiva per Genova il duodecimo secolo : nè apri vasi più fe-
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