Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro terzo. a3glice mente il decirnoterzo. Per un quinquennio ap-1198-1200 pena potrebbe dirsi esservi storia, se storia fossero soltanto gli avvenimenti più gravi, e se anche quelli di minor conto non partorissero più tardi accidenti di molta conseguenza. Accenneremgli quindi con brevità per risparmiare ai lettori quella noja eh' ebbimo a tollerare per scernergli tra varie fastidiose vicende, ma nel tempo stesso con quel-1' ordine che ragion vuole/
Tornava la Repubblica al reggimento dei Con-iaoi-i»o3 soli, ma per un sol anno: perchè, non è detto, forse per instabilità di menti: nel successivo chiamava da Milano a Podestà un Giufredotto Grassello cui aggiungevansi quattro assessori. E notevole questo scegliere di preferenza podestà nei Milanesi, i quali in quel tempo vivevano sotto torbido cielo più dei Genovesi tremebondi di servitù perchè più ne aveano assaggiata 1' amarezza, e passavano dai consoli ai podestà, dai consigli delle Credenze, a quelli della Motta e dei Valvassori, e in tanta Babilonia, si avviavano alla dominazione di un solo , e quel eh' è più ad una dipendenza incomportabile. Il Giufredotto dunque comperava per prezzo dai Marchesi di Gavi il forte loro castello che può dirsi dalla parte di Lombardia, chiave della Pie-pubblica. Era poi confermato in carica per un biennio, forse perchè riconosciuto o per indole moderata, 0 per difetto di qualità singolari, incapace di abusarne. Metteva però pace tra quei d' Albenga e quei della^ valle d' Arocia, venuti tra
| |
Repubblica Con-iaoi-i Milano Podestà Giufredotto Grassello Milanesi Genovesi Credenze Motta Valvassori Babilonia Giufredotto Marchesi Gavi Lombardia Pie-pubblica Albenga Arocia
|