Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese

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      libro terzo.
      Tripoli strettamente assediata dagl' infedeli : avea 1205 seco una scelta schiera di giovani Genovesi coi quali adoprava così bene che il Conte di Tripoli, riconoscente degli avuti soccorsi, riconfermava a Genova tutti i privilegi concedutile in Antiochia è in Soria andati in disuso, francavate d'ogni dazio e gabella, e davale facoltà di tener in Tripoli chiesa, corte e contrada.
      Questo quanto alle cose di fuori : al di dentro ,1205-1209 poco o nulla di notevole fuorché quel turbolento Fulcone di Castello che già vedemmo console, condottiero di navi, uccisore di Lanfranco Pevere, e sempre inquieto, otteneva pel i2o5 1' uffizio di Podestà. Era questa una strana violazione dell' antica legge che ordinava niuno dovesse venirne a quella carica se forestiero non fosse. Ma ei pare che il Fulcone facesse tacer la legge colla forza posciachè tutti di potenza si lasciava dietro. Per verità non si scorge che del legittimo potere abusasse , o che andasse più in là del dovere : nulla anzi fece fuorché mandar quelle galee al soccorso di Siracusa dove non andavano perchè inutili. Cesse il supremo comando senza contrasti ad un Gioanni Strusio , di qual patria non so, ma certo straniero : lo Strusio lo rassegnava di nuovo ai consoli i quali nulla sapeano operar di meglio fuorché tener vive le solite antipatie con Pisa, cui doleva ancora di Siracusa, e avrebbe voluto in qualche modo addolcire il bruciore di quella piaga. Tornava perciò alle cose di Sardegna per rimutarle se avesse


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Storia della Repubblica di Genova
Dalla sua origine sino al 1814 (Tomo Primo)
di Carlo Varese
Tipogr. D'Yves Gravier
1835 pagine 423

   

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