Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
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1209-i%o6potuto, e vi mandava otto galee e dieci navi; ma veniva lor dietro Niccolò Doria con dieci navi e altrettante galee : o fosse disuguale il conflitto , o la flotta pisana avesse ordine di scansarlo, fatto è che ritiravasi nel porto di Cagliari dove si chiudeva. Al Doria prudeva un pò di non potervela seguitare, e lo tentava, ma senza prò, che anzi, udito come venissero soccorsi ai nemici, nè volendo lasciarsi cogliere tra quei che venivano e quei che già erano, pigliava il largo , non però con tale fortuna che due delle sue navi non cadessero in mano di quei di Pisa, sebbene Fulcone di Castello eh' era tornato al consolato, si fosse mosso con uno stuolo di quattordici galee per liberarle. Stanchi poi di questa guerra sparsa, e do-Yeano essergli assai prima, parlavano anche una volta parole di pace : ne parlavano cioè 1' Abate di San Gorgonio e quello di Tilieto, e le due rivali parevano inclinassero ad udirgli. Rimettevano anzi nei due venerabili Prelati le proprie ragioni : le ventilassero, dicevano, e stabilissero poi a norma di diritto : frattanto, si posasse per buona tregua.
Fa rabbia lo scorgere come sempre si favellasse fra le due Repubbliche di pace, nè mai si fermasse , o fermata appena si rompesse, e dei rotti patti s' incolpassero poi 1' una 1' altra : il fatto sta che non venivano mai a oneste parole per desiderio di quieto vivere, ma per istracca, o per darsi agio a compiere più lontane imprese. Intanto si rinvigorivano ; le imprese o fallivano, o si con-
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