Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
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Ì21Z iaa5 rugia la morte: succedevagli però sotto il nome di Onorio III Cencio Savella Cardinale dei Santi Giovanni e Paolo, al fatto di tutte le mire di lui, e come lui caldo per le conquiste dei luoghi sacri. Onorio non rimase minor dell' uopo: mandò a Genova Ugolino Cardinale e Vescovo d'Ostia che fu poi Papa Gregorio IX, personaggio di prudenza e di raffinatezza veramente maravigliose. Quest'Ugolino otteneva di fermar la pace tra le due rivali, a quali condizioni, niuno lo dice: ma certo le paci erano, che ciascuno rimanesse come si trovava; solo si dimettessero le armi: ne veniva quindi che quando si ripigliavano non s'avea che a ferire, e la condizione dei guerreggianti era la stessa quanto ai vantaggi dei luoghi ; senonchè questi vantaggi, trattandosi di Repubbliche marittime, generalmente non erano di molta importanza.
Genova dunque spediva a Pisa per ricevervi il giuramento di pace: Pisa mandava a Genova per lo stesso oggetto, e Pisa e Genova mandavano in Roma a giurare a' piedi del Pontefice. Intanto, proseguivansi le trattative anche coi Veneziani. Anelava Venezia come tutti i Principi cristiani ai conquisti in Oriente ed in Egitto : v' avea anzi un piede ben fermo ; attendeva a porvi l'altro. Inclinava perciò a far pace con Genova, e se ne stabilivano le condizioni per dieci anni col mezzo degli Ambasciatori delle due Repubbliche, convenuti a tale oggetto in Panna.
Qual parte prendesse Genova alla infausta spedi-
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