Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
264 storia di genovaQuesti encomii però erano i soli frutti che Genova ricavava degli immensi sacrifizii. La pia impresa avea il fine di tutte le antecedenti: la superbia dei Principi, la rivalità d'interesse , le astuzie del Sultano d' Egitto, 1' indisciplina dei Crocesegnati moltitudine d'uomini diversi d'indole, di costumi e di lingua, ed assai altre cagioni eh' è inutile qui rammentare, mandarono a male un esercito nel quale era altronde tanto valore e tanta virtù da conquistar 1' universo. Damiata il cui assedio era durato tre anni, le cui mura erano state madiate da torrenti di sangui, fu dopo pochi mesi di possesso , riconsegnata ai Saraceni ; e le pazze discordie dei Genovesi, dei Veneziani, dei Pisani e dei Siciliani, non contribuirono meno a questo miserabile fine di quello che i loro sforzi avessero poco prima contribuito alla espugnazione di quella città. Quale origine avessero queste discordie, non occorre dirlo ; e lungo sarebbe dire quante fossero. La più feroce fu quella di Tolemaide dove Genovesi e Pisani aveano contrade, fondachi e torri : un bel dì vennero tra loro a battaglia quasi campale, funesta a quei di Pisa, per cui essi avvisarono ricattarsi assalendo le case e i magazzini dei vincitori, derubandoli, incendiandoli: tanta era poi la smania della vendetta che chiamavano soccorso al Re di Gerusalemme che lo dava, per cui i Genovesi risentivano non pochi danni. Erano anzi costretti ad abbandonar Tolemaide, e riparavano in Baruti dove trasportavano ogni loro traffico e commercio.
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