Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro terzo. 289
sandria e confederali per le cose di Capriata. Vi annui la Repubblica, sebbene si pentisse poco poi, perchè quei giudici sentenziavano piuttosto in favore dei Tortonesi e degli Alessandrini che in favore di Lei. Certo importava a Milano che Genova stesse più in là che si potesse, comecché sembra che Capriata rimanesse nelle ragioni della Repubblica ; ma quale vi rimanesse e di quante liti questa miserabile bicocca fosse cagione, giova qui riferire brevemente sebbene i fatti che siam per raccontare non si compissero che un anno dopo.
Era Podestà Gottifredo Paduani il quale n'andava a Capriata per pigliar possesso di quella terra com' era stato stabilito dagli arbitri milanesi, o come non era stato stabilito, posciachè i termini della sentenza non troviamo. Gli Alessandrini, o fossero nella loro ragione, o usassero soperchieria, lo aspettarono al varco e gli furono addosso con tanto d'impeto che a stento egli scampava la vita e la libertà ritirandosi a Gavi dove lo seguitavano i pochi che poterono sottrarsi a quella subita furia. I vincitori, entrati nella terra posero le cose a ruba, i prigioni a sangue, e diedero la rocca e gli edifizii, non risparmiati i sacri, alle subbie ed al fuoco. Vuoisi anzi che spingessero l'ira sino a dissotterar gli estinti per appiccargli ; la quale barbara violazione dell' ultimo nostro asilo era a quei tempi pur troppo assai frequente, e con qual gusto di chi vi si lasciava trarre, non so.
Cacciati adunque i Genovesi dal luogo, dolse agli Tom. /. 20
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