Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
libro quarto. 3l5
scotennandogli nel capo , usando insomiua con ogni 1241 più bestiale ferocia. Gregorio dal canto suo fulminava più terribile una quarta scomunica, e mandava intorno un indice di tutti i reati dei quali incolpava il suo nemico: poi, a renderla più efficace, e perchè non paresse un effetto d'improntitudine, ordinava in Roma un Concilio generale a cui intendeva commettere di dichiarar quel Principe indeguo di sedere su d' un trono Cristiano, e di svincolare da ogni obbligo i suoi sudditi sì d'Italia che di Germania. Spediva a tal effetto il Vescovo di Palestrino al Re di Francia, il Vescovo eli Porto al Re d'Inghilterra, ordinando ai prelati di quei reami di porsi tosto in cammino per a Roma. In Germania mandava lettere ; lettere mandava alle città d' Italia che obbedivano ali1 impero : a Genova inviava il Cardinal Gregorio da Montalungo con blandizie e privilegi perchè Genova, in quei momenti, diveniva in certo modo l'arbitra del Concilio. Diremo come, e un pò diffusamente, perchè per esso riceveva la Repubblica una ferita mortale.
Le scomuniche dei Pontefici aveano a quei tempi un' efficacia formidabile. I sudditi del Principe colpito da anatema, se non gli si ribellavano, divenivano meditabondi e dubbiosi. Federico, tuttoché agguerrito contro simili armi, ne avea però già sperimentato il veleno, e quel Concilio di Gregorio lo spaventava : avvisò dunque ai modi di mandarlo a monte. Proibì ai Prelati dell' impero
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