Storia della Repubblica di Genova di Carlo Varese
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1*41 c dell'Italia che gli obbediva, di muoversi dalle loro sedi; occupò tutti i passi di terra pei quali quei di Francia e d'Inghilterra doveano transitare ; e comandò ad Enzo suo figliuolo cui avea dato il nome di Re di Sardegna e eh' era nell' isola, di recarsi con alcune sue galee a Pisa, per intendersela con quella Repubblica, onde chiudere il mare. Erano sempre i Pisani fieri propugnatori dell' impero, perchè dall' impero aveano ottenuto privilegi che ai Genovesi erano stati negati : si disposero quindi a servir a Cesare in quel modo che per essi si poteva migliore.
In tali congiunture, Genova diventava l'ancora del Papa il quale pregavala di pigliarsi il glorioso assunto di scortare in Roma quelle falangi di Prelati oltremontani, e Genova acconsentiva, del che avea grave crucio Federico, e crucio aveano anche i Pisani i quali, tuttoché bramosissimi di meritarsi sempre più il favore imperiale, ripugnavano da un armamento che con ciò diveniva sommamente costoso. Ma il cruciarsi era indarno: bisognava o apparecchiarsi con tutti i nervi a respingere colta forza la forza, o distogliere i Genovesi dall' impresa. Facevansi gli apparecchi, e ad un tempo s'istituivano assai pratiche, dissuasive tutte, sebbene di natura diverse, ed eran queste. Cesare fomentava sempre più i mali umori nella città, e tentava con isperanze di premio i cittadini più potenti ; nel che pure riesciva in parte, facendo suo fra gli altri, Ansaldo da Mare ch'egli creava Anv-
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